Mazzolin di fiori

Lo sapete in questi giorni sono alle prese con le selezioni e con lo smistamento delle ultime foto che stanno arrivando (a proposito grazie a tutti!!!) e ne è arrivata una che mi ha fatto sussultare. Dallo scrigno dei ricordi ha tirato fuori una me di fronte alla vetrina di un fiorista, tanti, tanti anni fa. È incredibile come la mente leghi alla semplice immagine di un fiore rosa di cui ignoro perfino il nome tante emozioni e ricordi vagamente dettagliati.

Scelgo veramente raramente i fiori come dono e ogni volta che l’ho fatto era quasi sempre slegato dai contesti soliti… ma quel giorno, quel giorno avevo assolutamente bisogno di un mazzolino.

Entro nel negozietto del paese e vengo abbracciata da un tumulto di colori e profumi, e quell’aria dalla consistenza leggermente umida.

  • Buongiorno
  • Buongiorno – saluto senza guardare negli occhi cosa veramente insolita per me e esito, mi rendo conto di avere una richiesta probabilmente insolita da porre

Devo avere il tipico atteggiamento di chi non sa cosa scegliere, ma sono avida e irrequieta di trovare quel che cerco e lo trovo in diversi mazzi di fiori e in diversi colori. In qualche modo il commesso coglie qualcosa dal mio frugare  e forse anche dal mio evitare il suo sguardo.

  • Posso aiutarla?
  • Sì, grazie.
  • Mi dica tutto…

Lo guardo ma esito ancora. Sospiro e poi getto gli occhi nei suoi.

  • Vorrei un mazzolino di fiori un po’ particolare… non mi interessa che sia bello…

Il fiorista mi guarda stupido ma con una punta di curiosità delicata che mi incoraggia a continuare…

  • Voglio solo che sia pieno di colore, di vita, ho bisogno di un mazzolino di fiori divertente… è per il mio gatto, anzi gatta.
  • Capisco – a questo punto vengo etichettata sicuramente come bizzarra… ma non mi importa oramai ho iniziato tanto vale finire.
  • Sta per morire. Non le restano molti giorni ancora.

Sento lo sguardo cambiare, lo sento ma non lo vedo, il mio l’ho buttato sulle distese di colori dei fiori recisi sulla mia destra.

  • Lei adora i fiori, li annusa, e poi li ruba dal vaso, ci gioca li raccoglie e gli strappa tutti i petali. – sorrido e lui pure, un sorriso bellissimo, non sono più bizzarra sono solo una cliente che sta dando un significato speciale al suo lavoro.
  • Allora vediamo i fiori più colorati e divertenti, ha preferenze? La gatta intendo…

Scoppio a ridere, e inizio a indicare – quella margheritona rosa è bellissima, e poi anche quello che sembrano palline, ci giocherà sicuramente

  • Che ne dice di questi? Mi indica qualcosa che somiglia a dei filettini, non ricordo bene, ma ricordo la sensazione netta di complicità come quando si sta facendo una sorpresa di cuore, magari una festa a sorpresa ad un amico speciale o si vuol preparare un natale magico per qualcuno.
  • Sì, sì e poi uno di questo..
  • Questo che dice? È… simpatico, ha un colore allegro!

Torno a casa con il mazzolino di fiori più variopinto e più confuso dell’universo, talmente stonato da diventare bellissimo e glielo sistemo entusiasta e malinconica al tempo stesso… – tesoro questo è per te, tutto da spelacchiare e distruggere…!

Lei ovviamente lo ha snobbato alla grande come ogni vero gatto che si rispetti.

  • Umana non capisci nulla… anni e anni di insegnamenti… se non è proibito non c’è gusto!

L’ha degnato di qualche zampata solo dal terzo giorno… e poi finalmente ne ha rubato uno.

Ma aveva capito tutto, fin da quando gliel’ho portato e messo vicino a portata di zampa. Era per lei. Perché le piaceva, perché volevo che giocasse e fosse serena fino all’ultimo.

Piccola Fatties ho così tante cose di cui ringraziarti… comprese le lacrime che sono nate ora, di nuovo… per te.